La gestione del magazzino come attività centrale nel nuovo retail

Pubblicato da Antonella Ratti | aggiornato il 9 febbraio 2021
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🕓 Tempo di lettura: 4 minuti

gestione magazzinoIl negozio fisico è destinato a scomparire? Il 2020 ci ha risposto con un sonoro no, anche se la crescita esponenziale dello shopping online sta portando i punti vendita a reinventarsi, con nuovi modi per attrarre e fidelizzare i clienti. La gestione del magazzino è un fattore chiave in questi processi di innovazione.

Continua a leggere questo articolo per saperne di più e leggere i consigli per l’efficacia delle operazioni.

Una gestione del magazzino efficace è il primo passo verso l’omnichannel

Anche i retailer meno propensi all’eCommerce si sono convinti che la loro sopravvivenza dipenda dalla capacità di rafforzare i canali online.

Questo non significa abbandonare il negozio fisico, ma cercare nuove soluzioni per far sì che le due modalità si mescolino, diventando un tutt’uno.

È proprio l’obiettivo dello unified commerce: creare una totale sinergia e l’interconnessione tra canali online e offline, regalando al cliente un’esperienza fluida e ottimizzata.

Un esempio di commercio unificato

1. Al mattino, un cliente di cui abbiamo i contatti riceve un’offerta speciale per email.

2. In pausa pranzo, la stessa persona cerca il prodotto in promozione tramite smartphone.

3. Dopo cena, usa il computer di casa per effettuare l’acquisto e decide di farselo consegnare a casa.

4. Il prodotto purtroppo non corrisponde alle aspettative, quindi il cliente opta per il reso in negozio.

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Un retailer omnichannel dà la possibilità ai clienti di cercare, comprare, ricevere e restituire la merce utilizzando il canale che preferiscono, senza interruzioni o intralci.

Qui entra in gioco la gestione del magazzino.

Se il retailer non ha piena visibilità della merce, ci possono essere problemi per i clienti e di conseguenza per i negozi.

Gli ostacoli alla soddisfazione del cliente

Può capitare ad esempio che un prodotto risulti acquistabile online, quando in realtà non è disponibile. Oppure che il cliente scelga il ritiro immediato in negozio, per poi scoprire che la merce non è presente.

Tali incongruenze si possono verificare se il gestionale del negozio di abbigliamento non mette in comunicazione in modo efficace i canali di vendita e l’inventario.

In questi casi, l’esperienza cliente non è ottimale. I consumatori oggi si aspettano di ricevere informazioni corrette in tempo reale e non vogliono sorprese negative quando effettuano un ordine.

gestione magazzinoL’unico modo per favorire la fidelizzazione è assicurarsi una gestione precisa delle scorte.

Molti retailer hanno trovato nel ship from store una soluzione efficace.

Cosa significa ship from store?

Quando l’eCommerce riceve un ordine, il sistema è in grado di decidere se spedirlo dal magazzino o da uno dei punti vendita.

Il negozio fisico diventa quindi un vero e proprio centro di distribuzione, con vantaggi in termini di:

  • migliore esperienza d’acquisto
  • maggiore soddisfazione del cliente
  • gestione più efficiente e veloce degli ordini
  • riduzione dei tempi di consegna
  • aumento delle vendite e dei ricavi
  • minore impatto ambientale

Tutto ciò è possibile perché la spedizione avviene dal punto vendita più vicino al luogo di destinazione che ha a disposizione il prodotto richiesto dal cliente.

Il corriere non deve percorrere lunghe distanze e la merce arriva al destinatario in tempi ridotti, con un minore impatto sull’ambiente.

Il passaggio determinante per il corretto funzionamento del servizio di ship from store è la formazione dello staff di vendita che deve essere consapevole delle nuove attività e pronto a utilizzare i nuovi strumenti digitali a disposizione, necessari per:

  • ricevere gli ordini
  • preparare la merce
  • procedere con la spedizione

Una strategia che molti retailer hanno implementato già da tempo è quella del click and collect.

Si tratta di un servizio complementare a quello di ship from store che prevede di spedire gli ordini provenienti dall’eCommerce ai negozi, dove poi i clienti si recano per il ritiro.

Offrire questa opzione è vantaggioso perché porta i clienti nei punti vendita fisici, dove è più probabile che vengano attirati da altri prodotti in vendita.

Una visibilità a 360 gradi delle scorte a magazzino, del venduto e delle scorte disponibili in negozio è fondamentale affinché questi sistemi funzionino.

Tutti i canali di vendita devono comunicare tra loro in modo continuo e impeccabile, per fare in modo che il cliente riceva informazioni aggiornate in tempo reale.

Un software creato per migliorare la gestione magazzino permette proprio di creare questa connessione tra online e offline e di offrire ai clienti una vera unified experience.

Se un prodotto esaurito corrisponde a una mancata vendita, la merce non venduta rappresenta un problema non meno grave, perché si tratta di una perdita vera e propria.


La soluzione ideale per trovare il giusto equilibrio è conoscere nel dettaglio i flussi della merce in entrata e in uscita, considerando tutti i canali di vendita.

Cegid propone una suite che permette il monitoraggio istantaneo dello stock e l’eventuale riassortimento. Anche gli ordini ai fornitori possono essere resi automatici, per evitare merce mancante o in eccesso, che potrebbe trasformarsi in invenduto.

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Argomenti: Fashion, controllo magazzino, omnichannel, unified commerce, customer experience

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