Come gestire il cibo d'asporto nei ristoranti: la guida pratica

Pubblicato da Ivano Schieppati | aggiornato il 27 febbraio 2020
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cibo d asportoLe ordinazioni online e i servizi di delivery sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi anni, soprattutto se paragonati al numero di persone che fisicamente si recano nei ristoranti. Il dato si deve alla necessità, soprattutto dei millennial e degli appartenenti alla generazione Z, di avere a disposizione una sempre maggiore varietà, a un prezzo conveniente.

Per questo motivo, i ristoranti devono trovare un modo efficace per integrare e gestire al meglio anche questa proposta. Ne parliamo nell'articolo che segue.

5 consigli per un servizio di cibo d’asporto efficiente

Oggi i ristoratori si rendono sempre più conto della necessità di integrare un servizio di ordinazione e consegna di cibo d’asporto, ma spesso non sanno come gestirlo in modo efficace.

In effetti, per poter generare introiti anche dal delivery, è importante pianificare bene ogni dettaglio e avere sotto controllo tutti i processi, soprattutto se si tratta di una catena di ristoranti o di un franchising e i punti vendita sono numerosi e dislocati in varie aree del territorio. Ecco alcuni consigli per iniziare.

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1. Scegliere il software giusto per la gestione del cibo d’asporto

Nel momento in cui si decide di integrare un servizio di delivery all'interno dei ristoranti, bisogna considerare tutte le implicazioni, dalla gestione degli ordini alla fase di pagamento. Sono diverse le possibilità a disposizione, ma è prioritario dotarsi di un gestionale che permetta di tenere sotto controllo ogni aspetto.

I software attuali permettono ai ristoratori di gestire il cibo d’asporto autonomamente, oppure di appoggiarsi ad app sempre più diffuse come Just Eat, Deliveroo e Glovo, ma anche di adottare una soluzione ibrida.

Grazie a un software gestionale integrato sarà possibile gestire tutte le fasi del delivery:

  • la logistica e il magazzino
  • la presa delle comande
  • la preparazione in cucina
  • la fase di pagamento 
  • le eventuali recensioni online

Una gestione omnichannel e integrata è indispensabile per non avere difficoltà e garantire velocità, puntualità, efficienza e qualità, tutti aspetti che incidono fortemente sull'esperienza dei clienti e, quindi, sulla loro fidelizzazione.

2. Mettere a disposizione il proprio menù online

Una volta scelto il gestionale più adeguato alle proprie esigenze, bisogna iniziare a pensare al menù da proporre. Prima di decidere se i piatti serviti al ristorante e quelli per il cibo d’asporto debbano essere gli stessi, è necessario fare alcune considerazioni importanti: ad esempio, se ci sono pietanze che potrebbero rovinarsi o alterarsi nel tragitto, è meglio rimuoverle dal servizio di delivery, per non rischiare di scontentare la clientela.

cibo d asportoInoltre, si può pensare di proporre offerte speciali o sconti per chi ordina online (oppure per chi ordina direttamente dal sito del ristorante, piuttosto che dalle app terze). Dopo aver verificato che piatti e prezzi siano corretti, si può caricare il menù online, accertandosi di mantenerlo aggiornato su ogni piattaforma (sito del ristorante, social media, app..).

3. Fare in modo che lo staff sia preparato

Se si decide di integrare un nuovo software e iniziare a proporre il servizio di cibo d’asporto, bisogna assicurarsi che il personale di ogni punto vendita della catena o del franchising sia consapevole e preparato alle novità. Gestendo autonomamente il delivery, anche i fattorini saranno parte dello staff e dovranno essere provvisti di mezzi adeguati (auto, bicicletta o motociclo) e di un’assicurazione.
Tutte le persone che lavorano nei diversi ristoranti devono essere pronte a monitorare le ordinazioni, apportare le modifiche necessarie e comunicare alla cucina ogni richiesta dei clienti. Più questo processo è semplice e veloce e meno incide sul normale servizio in sala.

4. Essere consapevoli delle proprie risorse e possibilità

In questo caso, si fa riferimento alle risorse a propria disposizione in termini di personale e di budget per poter gestire il nuovo servizio. È bene capire, prima di iniziare, quali siano le proprie possibilità e programmare le operazioni di conseguenza.

Il numero di cuochi in cucina, la velocità alla quale possono lavorare, il numero di fattorini e gli ordini che ognuno può trasportare sono tutti fattori importanti per stabilire il tipo di servizio che si vuole offrire.

All'inizio,è sempre meglio fare alcuni test, ad esempio acquistando un numero limitato di contenitori per cibo d’asporto e proponendo la consegna a domicilio solo in orari definiti. Successivamente, si potrà fare un investimento maggiore, una volta comprese le reali esigenze.

Un’idea molto efficace è applicare sconti ai clienti che decideranno di inviare le proprie opinioni privatamente, in modo da capire gli eventuali problemi e aggiustare la strategia.

5. Tracciare i progressi

All'avvio del nuovo servizio, è importante tenere traccia di tutto ciò che accade:

  • il numero di piatti ordinati
  • la tipologia di prodotti scelti
  • i piatti totalmente ignorati
  • quelli che hanno generato maggiori profitti
  • le eventuali lamentele ricevute

I software gestionali all'avanguardia permettono di tenere traccia di tutti i dati in modo automatico. Questo passaggio è essenziale per capire se il servizio di delivery stia funzionando e quali siano le aree di miglioramento. Solo in questo modo si potrà garantire un servizio eccellente e soddisfare le esigenze dei clienti, offrendo loro un’esperienza di qualità.


Offrire un servizio di cibo d’asporto tramite web o app di terze parti fa parte del processo di digitalizzazione dei punti vendita, indispensabile per le catene di ristoranti e i franchising che vogliono aprirsi a un nuovo mercato sempre più tecnologico. Per poter gestire il delivery e ottimizzare tutte le operazioni, un software gestionale adeguato è un ottimo punto di partenza: prenota subito una demo personalizzata della piattaforma per la ristorazione #1 al mondo e scopri tutti i vantaggi! Prenota una demo

Argomenti: Hospitality, gestione ristorante