Creare un reparto retail foodservice competitivo con 3 consigli utili

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 3 maggio 2023
Roberto Madaschi
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retail foodserviceLa tendenza a consumare pasti pronti fuori casa o acquistare alimenti freschi preconfezionati è sicuramente in crescita.

Complice la diffusione di catene fast casual e l’offerta sempre più ricercata di prodotti di qualità, oggi il retail foodservice si conferma una scelta vincente per i punti vendita che danno il via a questo sevizio e per i consumatori che lo prediligono.

Ma come creare un reparto foodservice innovativo e competitivo? Ne parliamo nell'articolo di oggi approfondendo 3 consigli utili per una strategia di successo.

3 suggerimenti per una strategia retail foodservice efficace

Il mondo retail, oggi, offre un ventaglio di soluzioni pensate per la clientela che mirano a soddisfare al meglio tutte le sue esigenze, abbracciando diverse necessità.

L’implementazione di servizi innovativi e complementari, come il retail foodservice, ha l’obiettivo di ottimizzare il tempo a disposizione dei consumatori che, oltre a recarsi al supermercato per fare la spesa, possono acquistare prodotti di qualità pronti o consumare dei pasti in totale comodità presso le aree ristoro dei negozi.

I vantaggi che derivano dall'implementazione di questo concetto nella grande distribuzione sono molti, primo fra tutti la possibilità di garantire un servizio completo che comprenda una proposta alimentare varia e personalizzata.

Ma perché l’introduzione di reparti di foodservice portino a esiti positivi e contribuiscano a fidelizzare i clienti e attrarne di nuovi, è necessario attivare una strategia precisa che ponga l’attenzione su temi come:

  • approccio al sistema attraverso una prima fase di analisi
  • formazione dello staff di cucina e di vendita
  • presentazione dei piatti e dei cibi pronti

Approfondiamo ciascun punto nei prossimi paragrafi.

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Dedicarsi a un’accurata fase di analisi

Le dinamiche relative al mercato della grande distribuzione organizzata, ampliandosi, hanno inglobato servizi che fino a poco tempo prima erano esclusi dalle attività ordinarie.

Affinché lo standard operativo e qualitativo della GDO risulti all'altezza delle aspettative e dei nuovi trend, è necessario procedere per gradi e analizzare i singoli processi, operativi e commerciali, coinvolti nelle nuove misure in via di implementazione.

È indubbio che gli attori della grande distribuzione, lavorando ogni giorno per offrire prodotti (non solo alimentari) e un servizio d’eccellenza, conoscano misure e procedure a tutti i livelli.

Tuttavia, non bisogna dare per scontate la dimestichezza e la preparazione richieste per proporre al pubblico cibi pronti e da consumare al momento. È chiaro, quindi, come per attivare una strategia foodservice ottimale ed efficiente sia necessario seguire un iter completo di tutti i test necessari:

  • il menù, almeno in una prima fase iniziale, non deve risultare troppo elaborato
  • meglio focalizzare l’offerta su poche proposte per studiare gusti e tendenze
  • le procedure di ordine, flusso della clientela e pagamento devono essere efficienti
  • l’organizzazione degli scaffali e delle promozioni deve seguire una strategia ad hoc

retail foodservice

Formare adeguatamente lo staff

La formazione dello staff è fondamentale per garantire un sistema efficiente a tutti i livelli.

Quando si implementa una soluzione retail foodservice che comporta l’offerta di un punto ristoro o cibi preparati e preconfezionati, infatti, occorre definire in modo chiaro i processi e coinvolgere il team nelle decisioni quotidiane, in modo che siano preparati a fronteggiare e gestire le novità.

Chi compone lo staff? Oltre al personale di vendita interno al negozio, la soluzione foodservice implica la gestione di relazioni con fornitori terzi, cuochi e, ovviamente, gli uffici del brand.

Sia la filiera produttiva che le vendite coinvolte nel food service devono approcciarsi a questo nuovo segmento di business in modo efficace, approfondendo i dettagli della proposta e le informazioni relative alla qualità dei prodotti scelti.

Curare la presentazione dei prodotti

Anche l’occhio vuole la sua parte: qual è il miglior modo per attirare l’attenzione di un cliente impegnato a fare la sua spesa? Prevedere una zona ristoro ordinata e completa di pasti, dai primi ai dolci, che esalti il profumo dei piatti appena cucinati.

Inoltre, riservare un’area del punto vendita GDO a prodotti cucinati in loco attrae quel pubblico particolarmente attento a scelte alimentari consapevoli e all'importanza di consumare alimenti freschi e controllati a casa o durante la pausa pranzo in ufficio.

Come risponde l’Italia a questo trend in crescita?

Nel mercato italiano si distinguono diverse realtà che propongono un servizio di retail foodservice. Di seguito raccontiamo gli esempi di Iperal, Tigros e Italmark.

retail foodservice

  • Iperal offre, all'interno di alcuni punti vendita, un’area ristoro completa di ogni comfort dove i clienti possono comporre il proprio carrello con i pasti che preferiscono. Inizialmente, le proposte culinarie si limitavano a replicare i prodotti esposti nel banco frigo per poi arricchirsi, in un secondo momento, di pietanze più ricercate.
  • In alcuni negozi selezionati Tigros, i ristoranti Buongusto hanno creato “isole culinarie” (così definite dallo stesso sito web aziendale che ne cura l’immagine), a disposizione della clientela che intende gustarsi un piatto fresco, preparato al momento.
  • Allo stesso modo, Italmark permette di sedersi ed assaporare comodamente la propria gastronomia, Èsquisito. Anche in questo caso i prodotti freschi sono i protagonisti dell’offerta alimentare della ristorazione che prevede, inoltre, un servizio grill per piatti a base di carne e pesce.

Creare un reparto retail foodservice competitivo, funzionale e di qualità richiede lavoro e impegno a tutti i livelli.

Il vantaggio della grande distribuzione organizzata è quello di sapere comunicare quotidianamente la qualità della proposta alimentare a un pubblico sempre più attento ed esigente.

Certo, l’operatività tipica di un’attività di ristorazione che offre cibi cucinati e pronti al consumo affronta dinamiche diverse ma trova, senza alcun dubbio, il proprio spazio all'interno della proposta commerciale della GDO, sempre in crescita e alla ricerca di novità che fidelizzino i consumatori.


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Argomenti: Retail, fidelizzazione clienti, strategie marketing, gdo