GDO: come conciliare confezionamento alimenti & ambiente? I consigli

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 2 luglio 2020
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confezionamento alimentiIn questo particolare e delicato momento, le insegne della GDO si trovano a dovere progettare strategie per conciliare una crescente richiesta di prodotti imballati da parte dei consumatori e la tendenza a una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale.

Per scoprire i consigli che ti aiuteranno a valorizzare entrambi gli elementi e fidelizzare i clienti, continua a leggere l’articolo!

Perché prevedere il confezionamento alimenti nei punti vendita

La richiesta di prodotti alimentari confezionati nella GDO ha visto una forte crescita nei primi mesi del 2020; il motivo è da ricercare nella percezione del pubblico che si tratti di una scelta più sana e sicura dal punto di vista delle possibilità di contagio.

Si è del tutto ribaltata la situazione precedente la pandemia da COVID-19 che vedeva una preferenza verso gli alimenti sfusi – che davano l’impressione di essere più sani, perché più naturali - da prelevare con i guanti, riporre nei sacchetti biodegradabili e pesare con le bilance self.

Il packaging alimentare oggi trasmette invece una sorta di rassicurazione nei confronti dell’igiene e della durabilità degli alimenti da conservare in frigorifero, perché la sola esposizione all’aria genera un timore di contaminazioni.

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Non è un caso che molte insegne della GDO abbiano trasformato i banchi del reparto ortofrutta, offrendo sempre meno alimenti sfusi e lasciando spazio a vaschette confezionate, già pesate ed etichettate.

confezionamento alimentiOltre a soddisfare questa esigenza di sicurezza per la salute del cliente, la proposta di imballaggi già pronti agevola le operazioni e velocizza la spesa, resa piuttosto complicata dall’obbligo di indossare i guanti monouso in tutti i punti vendita.

Non solo, l’impennata degli acquisti eCommerce, spinta dalla necessità di ridurre al minimo gli spostamenti, ha ulteriormente incentivato la domanda di imballaggi per proteggere i prodotti portati a casa dai fattorini incaricati direttamente dalle insegne o dagli aggregatori di servizi per il delivery, ma anche da associazioni locali di volontariato.

Come coinvolgere e fidelizzare i clienti nel riutilizzo e nel riciclo degli imballaggi

In questo articolo del Sole 24 Ore, si legge come l'emergenza sanitaria abbia modificato le scelte d'acquisto del 33% degli intervistati (fonte: analisi di mercato eseguita da Swg su indicazione del consorzio nazionale Comieco) che decidono di optare per prodotti alimentari confezionati. Il 46% delle persone che prima della pandemia acquistavano alimenti sfusi oggi predilige quelli imballati.

Per conciliare questi consumi a un’attenzione alla sostenibilità ambientale, le insegne GDO possono, da un lato, optare per strumenti integrati di confezionamento, capaci di lavorare con o senza vaschette e utilizzare pellicole prive di pvc e ftalati. Dall’altro lato, può essere incentivato il riutilizzo delle vaschette, con appositi contenitori che consentono ai gestori del supermercato l’eventuale riutilizzo o lo smaltimento.

confezionamento alimenti - compattamento PETUn altro passo in avanti verso la riduzione delle immissioni di materiale plastico nell’ambiente è rappresentato dalle macchine per il compattamento. La soluzione del Gruppo DIGI DRV-100 che si vede nell'immagine, ad esempio, permette di raccogliere le bottiglie in PET, riducendone anche il volume in modo significativo. Questi strumenti sono piuttosto diffusi nei piccoli punti vendita giapponesi e potrebbero diventare una buona abitudine anche in Italia. Con il loro design compatto, infatti, non richiedono spazi eccessivi e possono essere collocati anche nei minimarket.

Non solo plastica: come ridurre gli sprechi di carta e le emissioni di CO2

Le etichette che le confezionatrici automatiche appongono sul packaging ricoprono un ruolo sorprendente nella riduzione degli sprechi. La tecnologia linerless permette di stampare sull'etichetta tutte le informazioni necessarie, senza limiti di lunghezza e senza dovere lasciare spazi bianchi, perché si adattano automaticamente al contenuto nel momento in cui viene selezionato il codice del prodotto.

confezionamento alimenti etichette linerless

Inoltre, l’ecologia incontra una maggiore efficienza grazie all'assenza del supporto cartaceo - su cui poggiano le etichette tradizionali – riducendo drasticamente i materiali di scarto.

L'etichettatura ha un forte impatto anche sulla presentazione dei prodotti confezionati: quando si mette in risalto il prodotto, l'occhio del cliente viene catturato, incentivando gli acquisti.

E gli sprechi di cibo?

Le insegne della GDO possono fare la loro parte anche in questa direzione, grazie alla soluzione Pack on Time del Gruppo DIGI.

Grazie a un collegamento diretto fra sistemi di cassa e confezionatrici, Pack on Time permette di ottimizzare le operazioni di packaging nel punto vendita e di tenere traccia delle confezioni vendute, in tempo reale.

Confezionando solo i prodotti necessari, è possibile prevenire sprechi di cibo e perdite in termini economici allo stesso tempo.


L’attenzione ai bisogni e alle preferenze dei clienti è fondamentale nel mercato attuale per attrarne di nuovi e per fidelizzarli.

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Argomenti: Retail, fidelizzazione clienti, gdo, confezionatrici