I taccheggi rappresentano una grande perdita per i retailer, con un impatto notevole soprattutto sulle procedure inventariali effettuate all'interno dei punti vendita. Evidenziando uno scarto tra la giacenza merci contabile e quella effettivamente presente, si rende necessario attivare una serie di iniziative volte a contrastare possibili furti.
In questo articolo, vogliamo mostrare i dati relativi al fenomeno, per capire quanto sia necessario un sistema antitaccheggio adeguato.
Furti in crescita: le soluzioni antitaccheggio oggi sono indispensabili
Secondo il rapporto Retail Security in Europe - Going beyond Shrinkage condotto nel 2019 da Crime&tech (spin-off del centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) i furti nei negozi in Italia toccano i 4,8 miliardi di costo annuo e incidono per l’1,2% sul fatturato delle aziende.
I prodotti rubati e danneggiati causano perdite pari a 3,3 miliardi, a cui si devono aggiungere i costi legati all'adozione, da parte dei retailer, delle misure di sicurezza e dei sistemi antitaccheggio necessari.
In Europa si parla di perdite per 49 miliardi di euro l’anno, pari al 2,05% del fatturato annuale. Gli autori dello studio sottolineano che i dati presi in considerazione includono anche la merce danneggiata, quella che si è persa durante il trasporto e quella deperita; non si tratta, quindi, di perdite dovute esclusivamente a furti da parte di esterni.
I dati risultano comunque in crescita rispetto a quelli registrati da Coldiretti nel 2015, secondo i quali gli ammanchi erano pari all'1,01 del fatturato delle varie attività italiane, corrispondente a circa 2,95 miliardi di euro.
L’indagine svolta da Crime&tech, che ha coinvolto circa 23000 esercizi commerciali operanti in 15 Paesi europei, ha evidenziato anche quali siano i prodotti più rubati nei negozi e dove si verifichino maggiormente questi episodi.
Ecco di seguito la classifica dei prodotti preferiti dai taccheggiatori.
1. Prodotti alimentari e bevande alcoliche
Sembra che chi ruba all'interno dei negozi ami la buona cucina. Al primo posto, infatti, troviamo liquori, vini e, soprattutto, champagne. Molti commercianti segnalano anche furti di formaggi di qualità, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, ma anche carne fresca, pesce in scatola e dolci. La GDO, i supermercati e le grandi catene sono i più colpiti.
2. Abbigliamento
Subito dopo il cibo, i prodotti più rubati sono vestiti e accessori, soprattutto abbigliamento sportivo, ma anche maglieria, pantaloni e camicette.
3. Elettronica e fai-da-te
Al terzo posto troviamo i negozi di tecnologia, a pari-merito con i negozi di prodotti per la casa, accessori e bricolage. Cellulari e auricolari da un lato, attrezzi dall'altro sono i prodotti più rubati nelle due categorie.
La percezione dei commercianti è estremamente negativa: 1 su 2 crede che i furti siano aumentati.
Il taccheggio ha il trend di crescita maggiore ed è la causa più frequente delle differenze inventariali sul territorio nazionale; a seguire troviamo i furti, i furti con scasso e le rapine.
Nel comunicato stampa relativo al report svolto da Crime&tech, inoltre, si legge che:
- Il tasso di differenze inventariali complessivo del 2017 è aumentato dello 0,19% rispetto al 2016.
- I reati più comuni che determinano le differenze inventariali comprendono il taccheggio, i furti commessi dai dipendenti e le frodi. Sono in aumento anche forme fraudolente interne più sofisticate, come falsi vuoti, resi fittizi e frodi legate alle carte fedeltà.
- Il prendi e fuggi continua a essere la modalità preferita dai taccheggiatori, ma vengono utilizzate frequentemente anche le borse schermate che impediscono il rilevamento dei prodotti muniti di etichetta antitaccheggio.
- I punti vendita che adottano le tecnologie innovative di self-checkout registrano tassi elevati nelle differenze inventariali.
- Oltre il 75% dei retailer effettua controlli d'inventario fino a 2 volte l'anno.
- Il 72% utilizza codici a barre e il 7,5% registra a mano gli inventari.
- Sebbene si sia registrato un aumento notevole nell'adozione delle tecnologie RFID, l’utilizzo è ancora limitato (5,7%) nonostante i comprovati benefici.
Per quanto riguarda le città dove è maggiormente diffuso il fenomeno, sembra che Milano sia la prima città per furti nei supermercati. Seguono Genova, Imperia, Bologna e Napoli. I periodi in cui si riscontra il maggior numero di furti sono quelli in cui vengono lanciate nuove collezioni o prodotti, le festività - specialmente il periodo natalizio - e i fine settimana.
Lo studio di Crime&tech dimostra quanto i sistemi antitaccheggio siano indispensabili al giorno d’oggi, visti i dati piuttosto negativi riguardo a furti e taccheggi. Videosorveglianza, etichette e barriere, bilance incorporate nelle casse self che segnalano eventuali discrepanze e sistemi automatici sono strumenti indispensabili per ridurre il numero di illeciti all'interno dei negozi. Creare un sistema efficace ed evoluto consente di ridurre notevolmente le perdite di guadagno, migliorando l’esperienza d’acquisto in negozio.
Se hai bisogno di aiuto per capire come rendere più efficiente il tuo punto vendita anche in termini di sicurezza, non esitare a contattarci.