Tutte le novità per migliorare gli imballaggi alimentari nella GDO

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 24 settembre 2020
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imballaggi alimentariIl tema degli imballaggi alimentari è oggetto di un dibattito piuttosto acceso, sia da parte degli addetti ai lavori della GDO, sia da parte dei consumatori finali. Il motivo? Molto brevemente, si stanno diffondendo in parallelo una maggiore sensibilità nei confronti dell’uso eccessivo di plastica e una preferenza nei confronti di alimenti freschi, già confezionati, che siano protetti da eventuali contaminazioni esterne.

In questo articolo, vedremo come migliorare questi aspetti, per accontentare le esigenze dei clienti, ottimizzando anche i processi interni.

Imballaggi alimentari: gli elementi a cui prestare attenzione

La richiesta di imballaggi alimentari da parte dei consumatori è cresciuta in particolar modo nei primi mesi del 2020, come abbiamo visto in questo articolo, a causa della diffusa preoccupazione per il contagio da Covid-19. Le insegne della GDO hanno prontamente risposto, offrendo prodotti freschi confezionati internamente, nei banchi di ortofrutta, salumeria, macelleria, panetteria e pescheria.

Allo stesso tempo, l’attenzione alla riduzione degli sprechi e del consumo di plastica non è stata affatto messa da parte. La scelta delle macchine per il confezionamento dunque deve essere orientata a un’efficienza delle operazioni, ma anche a un’utilizzo efficace dei materiali (vassoi, vaschette, pellicole ed etichette).

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Analizziamo le novità del mercato che permettono alle insegne della grande distribuzione di accontentare la propria clientela.

Una delle buone notizie a proposito delle nuove confezionatrici integrate per la GDO riguarda la loro dimensione: le versioni più compatte possono occupare anche meno di un metro quadrato e quindi sono adatte anche ai piccoli punti vendita che hanno poco spazio nel retro.

Un esempio è AW-5600FX del Gruppo DIGI che ti presentiamo in questo video:

A seconda delle dimensioni, poi, la confezionatrice potrà avere più funzioni integrate e persino prevedere la possibilità di etichettare sia nella parte superiore, sia in quella inferiore, dove apporre magari il codice a barre che facilita il passaggio del prezzo del prodotto in cassa.

Dopo la dimensione, le etichette sono il secondo elemento ricco di innovazioni, in tema di imballaggi alimentari.

L’esclusiva tecnologia linerless, integrata nelle confezionatrici come quella protagonista del video – così come nei sistemi di pesatura proposti da DIGI – calcola automaticamente la dimensione dell’etichetta in base al codice del prodotto, la stampa e taglia a misura, ottimizzando il consumo.imballaggi alimentari - etichette linerlessIl vantaggio è una comunicazione ordinata - ma sempre precisa e dettagliata - delle informazioni, personalizzabile a seconda delle strategie di vendita dell’insegna. Inoltre, si evitano ampi spazi bianchi (e sprechi di materiale autoadesivo); la caratteristica di auto-adesività azzera l’impatto ambientale dello scarto e riduce l’ingombro dei rotoli, a parità di lunghezza.

Le pellicole sono forse tra le componenti maggiormente evolute, dal punto di vista della sostenibilità, anche in virtù di disposizioni europee in materia di imballaggi a contatto con gli alimenti.

Le pellicole di ultima generazione, come il film PE Digiwrap©, oltre a essere prive di PVC e ftalati e perfettamente conformi alle disposizioni UE (sono classificate Factor 1),  assicurano elasticità e resistenza maggiori rispetto a quelle tradizionali ed esaltano il contenuto del packaging.

Come nel caso dei rotoli delle etichette autoadesive, anche questo tipo di film è più sottile rispetto al PVC: di conseguenza, a parità di metrature, i rotoli pesano meno e hanno un ingombro ridotto in magazzino.

L’ultimo elemento che prenderemo in esame in questo articolo, non certo per importanza, è il vassoio: le macchine per il packaging più all'avanguardia offrono la possibilità di utilizzare vaschette di dimensioni diverse, a seconda del prodotto da confezionare.

Ma non è tutto, perché rendono possibile anche l’imballaggio senza vassoio, direttamente nel film, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale. In questo caso, le parti della macchina a contatto con gli alimenti devono essere sanificabili in modo semplice da parte degli operatori del negozio addetti al confezionamento.

Oltre a dare un’immagine di un’insegna attenta all'ambiente, l’assenza di vaschette permette anche di esporre più prodotti a scaffale e di mostrarne la freschezza a 360°, garantendo un’esperienza di acquisto ottimale.


Nel corso di questo articolo, abbiamo introdotto brevemente l’argomento dei sistemi di pesatura, ma vale la pena dedicare loro un piccolo approfondimento. Le bilance integrate nelle macchine confezionatrici devono garantire la medesima precisione e semplicità di utilizzo delle bilance da banco. Quando il software è in grado di dialogare perfettamente con il sistema di cassa e con il magazzino, è possibile eseguire un controllo più efficace dei prodotti pesati ed effettivamente acquistati in cassa, migliorando la fase di approvvigionamento.

Gamba Bruno, in partnership con DIGI, propone una vasta gamma di confezionatrici innovative, pensate per aiutare il settore della GDO a superare con efficacia le sfide del mercato, accogliendo le tendenze dei consumatori. Per trovare la soluzione più adatta al tuo punto vendita, clicca qui e richiedi una demo!

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Argomenti: Retail, bilance pesa alimenti, gdo, confezionatrici