È arrivato il momento di aggiornare i sistemi antitaccheggio?

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 6 ottobre 2020
Roberto Madaschi
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antitaccheggioFurti e taccheggi rappresentano un problema significativo per i retailer, perché possono causare ammanchi importanti e perdite di fatturato. Capita però che alcuni gestori di negozi e catene di supermercati non si rendano conto di quanto sia fondamentale investire in sistemi antitaccheggio aggiornati e integrati, per fare quadrare i conti e permettere il funzionamento dell’attività. Ne parliamo nell’articolo di oggi.

Soluzioni antitaccheggio integrate per migliorare sicurezza e processi

Purtroppo, sono molto frequenti i casi in cui i retailer, nel momento in cui effettuano i normali controlli inventariali, si ritrovano a dovere fronteggiare situazioni spiacevoli, dovute ad ammanchi di cassa e differenze inventariali.

I casi più frequenti sono i seguenti:

  • viene evidenziato uno scarto di valore tra la giacenza merci contabile e quella fisica effettivamente presente - dovuto a furti da parte della clientela, del personale esterno o dei fornitori - che rende necessaria l’attivazione di pratiche volte a contrastare gli illeciti
  • si verifica una differenza importante tra le entrate preventivate sulla base dell’inventario e degli acquisiti e i guadagni ottenuti - situazione che può verificarsi a seguito di calcoli, operazioni amministrative e processi operativi condotti in modo poco attento

Entrambe queste situazioni possono avere conseguenze gravi sul fatturato dell’azienda e portare a problemi non indifferenti per le insegne della GDO.

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Secondo il rapporto condotto nel 2019 da Crime&tech (spin-off del centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) i furti nei negozi in Italia rappresentano un costo annuo che sfiora i 4,8 miliardi e incidono per l’1,2% sul fatturato delle aziende.

antitaccheggioI processi operativi e burocratici condotti superficialmente potrebbero sembrare un problema minore, ma pensiamo alle possibili conseguenze del deterioramento, della perdita di merce in fase di ordine, trasporto ed esposizione e degli errori di battitura dello scontrino: se non corretti tempestivamente, rischiano di compromettere l’efficienza dell'intera catena.

Per far fronte a queste circostanze, non basta aumentare il numero di addetti alla sicurezza, chiedendo loro di essere il più attenti possibile, soprattutto se si tratta di punti vendita molto grandi, affollati e dispersivi.

Così facendo, infatti non si risolverebbe il problema dell'inefficacia delle procedure operative e burocratiche.

La soluzione consigliata è quella di attivare sistemi antitaccheggio integrati che non solo migliorino il livello di sicurezza nei negozi, ma permettano anche di monitorare l’andamento delle scorte e di gestire in modo ottimale il punto vendita e il magazzino.

Le tecnologie antitaccheggio a disposizione delle insegne retail

Quali sono le soluzioni antitaccheggio più efficaci oggi? Oltre ai sistemi di videosorveglianza - una tecnologia ormai presente in tutti i supermercati, ma non sufficiente per garantire una protezione totale - esistono altre possibilità ancora più avanzate, che permettono un controllo a 360 gradi sul negozio e sul magazzino. Ecco i nostri suggerimenti.

  • Etichette e placche antitaccheggio: in questa categoria rientrano sia le bande magnetiche che si trovano all’interno delle etichette dei capi o nelle confezioni dei prodotti - che vengono smagnetizzate nella fase di pagamento - sia le placche antitaccheggio vere e proprie che richiedono l’utilizzo di appositi strumenti per essere rimosse dall'operatore di cassa. Placche ed etichette, se non disattivate o rimosse, vengono rilevate dalle barriere antitaccheggio poste all’uscita del punto vendita.
  • Soluzioni automatizzate: in questa categoria rientrano le vending machine, ovvero i distributori automatici. Sono strumenti innovativi ed efficaci che permettono di contrastare i furti di prodotti di piccole dimensioni, ma di grande valore. Alcuni permettono l’erogazione della merce dopo aver introdotto il denaro all’interno; altri invece, una volta selezionato il prodotto da parte del cliente, rilasciano un tagliando con un codice a barre, corrispondente al prodotto da pagare. Il cliente deve poi recarsi in cassa e procedere con il pagamento, per ritirare il prodotto alla vending machine. Grazie alla presenza di un software che comunica con la cassa, il retailer ha il completo controllo dello storico delle azioni e delle scorte presenti all’interno della macchina. Questi prodotti hanno subito una straordinaria evoluzione tecnologica negli ultimi anni e sono considerati un sistema sicuro e innovativo per proteggere i punti vendita.
  • Cash Tender Module (CTM): la gestione del denaro contante può rappresentare un problema per i punti vendita, a causa dei possibili errori da parte degli addetti alle casse. Oltre a favorire l’utilizzo dei pagamenti elettronici, i responsabili dei punti vendita possono installare i Cash Tender Module, anche integrandoli con le casse self. Queste tecnologie permettono al cliente di introdurre in autonomia il denaro contante e ritirare il resto, riducendo quindi la possibilità di errori e gli ammanchi di cassa.

Quelli elencati nell'articolo di oggi sono i sistemi più innovativi che, quando correttamente integrati, permettono di contrastare i furti e gli ammanchi e di gestire il magazzino e le scorte in modo ottimale. Introdurre tecnologie antitaccheggio rappresenta un investimento per i retailer, ma se si pensa a quanto le azioni illecite o le semplici distrazioni incidano sulla redditività del punto vendita, vale la pena considerarle. Nella maggior parte dei casi, non è necessario adottare tutte le soluzioni insieme, ma è importante capire quali siano le più adatte ai propri punti vendita.

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Argomenti: Retail, controllo ammanchi, antitaccheggio