Ridurre i costi dei punti vendita ottimizzando i materiali di consumo

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 19 marzo 2020
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05-Ridurre-i-costi-dei-punti-vendita-ottimizzando-i-materiali-di-consumo-hanson-lu-1116266-unsplash-BlogNel mondo della grande distribuzione, sia che si tratti di un franchising o di una catena di proprietà, oggi l’obiettivo della riduzione dei costi può essere raggiunto solamente attraverso una maggiore efficienza. La tecnologia è indispensabile in questo senso, per realizzare una reale integrazione dei sistemi che aiuti a:

  • ottimizzare i processi
  • automatizzare le operazioni
  • gestire i dati a livello centralizzato

Nelle prossime righe approfondiremo in particolare il tema dei materiali di consumo, in ottica di riduzione dell’impatto ambientale, da un lato, e di riduzione dei costi dall'altro.

Quali costi dei punti vendita possono essere ridotti?

L’obiettivo di questo articolo non tanto è quello di analizzare le strategie di approvvigionamento delle merci, una fase piuttosto delicata dalla quale dipendono l’offerta dei prodotti al pubblico e la velocità del ciclo produttivo, con la possibilità di reinvestire gli incassi in nuova merce.

Vogliamo, piuttosto, fornire alcuni consigli per ottimizzare le operazioni, i processi e le procedure per ridurre i costi dei punti vendita senza rinunciare all'offerta di una shopping experience eccellente. Scarica l'ebook

Una delle fasi che può determinare un aumento decisivo dell’efficienza all'interno di un supermercato è il confezionamento dei prodotti alimentari. Vediamo in che modo, nel prossimo paragrafo.

Integrare pesatura, confezionamento ed etichettatura

Quando un supermercato si dota di uno strumento che integra le operazioni di pesatura, confezionamento ed etichettatura, garantendo alte prestazioni, qualità e precisione nel packaging e soprattutto semplicità di utilizzo da parte del personale addetto, raggiunge l’obiettivo di proporre ai propri clienti prodotti selezionati e velocità negli acquisti.

Gli strumenti di ultima generazione possono arrivare a confezionare fino a 36 pezzi al minuto e l’alta velocità non compromette in alcun modo la qualità dei prodotti o la correttezza delle informazioni presenti sulle etichette.

costi dei punti vendita - confezionamento alimentareI display estremamente intuitivi sono infatti dotati di schermi più grandi, per controllare il contenuto delle etichette ed evitare errori.

Ottimizzare i materiali di consumo per ridurre i costi dei punti vendita

Il punto di partenza è proprio il rischio di errore ridotto nella stampa delle etichette che consente di evitare sprechi.

Restando nella fase di etichettatura, un’ulteriore ottimizzazione è offerta dalla tecnologia linerless che non usa il supporto cartaceo, quello tipicamente giallognolo e che deve essere smaltito dopo avere staccato l’etichetta, azzerando quindi una prima fonte di scarto. Inoltre, grazie alla possibilità di creare e stampare etichette in diversi formati e dimensioni con un unico rotolo, si elimina lo spazio non utilizzato che normalmente viene lasciato bianco, quando non tutto il layout dell’etichetta è impiegato per le informazioni di prodotto.

Con l’opzione di ridimensionamento automatico, i retailer hanno l’opportunità di stampare più etichette e risparmiare sui consumabili, sullo scarto e quindi sui rifiuti e persino sul tempo di operatività. Il cambio rotolo, senza il supporto cartaceo, risulta più agevole e privo di inceppamenti.

Le etichette linerless possono essere applicate anche dai macchinari per l’etichettatura sul lato inferiore, permettendo così al prodotto di essere esaltato nella sua freschezza. Arriviamo quindi all'aspetto vero e proprio del packaging, determinato dalle pellicole utilizzate.

Oggi, le pellicole prive di pvc e ftalati non solo garantiscono maggiore elasticità e resistenza rispetto alle tradizionali, valorizzando la freschezza dei prodotti confezionati, ma sono anche più sottili. Si tratta di un ulteriore elemento di ottimizzazione, perché, a parità di metri, hanno un peso notevolmente inferiore e contribuiscono a migliorare la gestione degli spazi a magazzino.

Da qui al tema della sostenibilità ambientale, il passo è breve: le operazioni sono più semplici e intuitive, mentre il consumo di film e di etichette viene mantenuto al minimo, riducendo i costi e l’impatto ambientale. Il contributo in questo senso delle pellicole in polietilene è dovuto alla loro composizione: arrivano a ridurre l'impatto ambientale fino al 40% rispettando le normative UE in materia di contatto con gli alimenti.

Anche la possibilità di attivare la modalità di risparmio energetico, quando il macchinario non è operativo, aiuta nella riduzione dei consumi, in questo caso energetici. Non è più necessario prevedere spazi ampi per le macchine integrate per il confezionamento, oggi le più compatte arrivano a occupare meno di 1 metro quadro e garantiscono standard di efficienza energetica elevatissimi.


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Argomenti: Retail, calcolo costi, confezionatrici