Sostenibilità ambientale nella GDO: gli imballaggi alimentari

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 7 settembre 2020
Roberto Madaschi
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imballaggi alimentari Le ultime notizie in tema di riscaldamento globale, consumi di acqua ed inquinamento del pianeta non sono affatto confortanti e hanno mostrato a tutti, privati cittadini, aziende e organizzazioni governative come occorra agire in fretta per invertire il senso di marcia a favore di una maggiore sostenibilità ambientale.

Nell'articolo di oggi analizzeremo questo aspetto dal punto di vista degli imballaggi alimentari, esaminando tutti gli elementi che possono contribuire a ridurre l’utilizzo di plastica, contenere gli sprechi e limitare i consumi in generale:

  • vaschette e confezioni
  • pellicole per alimenti
  • etichette e materiali di consumo

Come coniugare gli imballaggi alimentari a una maggiore sostenibilità ambientale

L’obiettivo primario del confezionamento alimentare nella grande distribuzione è proteggere i prodotti freschi e pronti al consumo per evitare che possano subire alterazioni.

L’attenzione dei retailer è rivolta quindi alla migliore conservazione degli alimenti (frutta, verdura, carne, pesce e formaggi) e alle strategie che evidenzino la qualità dell’offerta. Ad esempio, ridurre lo spazio occupato dalle etichette per lasciare il più possibile in vista il contenuto degli imballaggi alimentari è una delle soluzioni e può essere attuata con il posizionamento di un’etichetta sul lato inferiore della confezione.

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Ma c’è un altro tema che merita un approfondimento dedicato: quello della sostenibilità dei materiali utilizzati per gli imballaggi alimentari. Procediamo con ordine e vediamo quali sono i processi da ottimizzare per ridurre l’impatto ambientale.

Vaschette e confezioni

Avere la possibilità di confezionare con diverse dimensioni di vaschette e addirittura di imballare alimenti senza l’utilizzo del vassoio, dà vita a un notevole risparmio in termini di tempi di confezionamento, lato retailer, e di imballaggi da smaltire, lato cliente. Sono sempre più le persone attente a questi temi e che preferiscono optare per alimenti dal packaging sostenibile.

Nel caso in cui l’operazione di imballaggio avvenga senza vassoio, ovviamente la macchina confezionatrice dovrà essere sanificabile, a garanzia del rispetto degli standard normativi. Vuoi saperne di più?

Anche il materiale scelto per le pellicole è oggetto di attenzione legislativa, vediamolo nel prossimo paragrafo.

Pellicole per alimenti

Le pellicole per gli imballaggi alimentari meritano un approfondimento dedicato, perché la presenza di plastiche e microplastiche è un aspetto determinante per una fetta sempre più consistente del pubblico, sia per motivi di salute che per l’attenzione all'ambiente.

Da qualche tempo si è aperta la strada alle pellicole per alimenti prive di PVC e ftalati nella grande distribuzione.

Il PVC è stato considerato per molti anni l’unica alternativa possibile, per elasticità, brillantezza e per la maggiore compatibilità con ogni tipo di macchina automatica per il confezionamento. 

Fortunatamente, le pellicole di ultima generazione, oltre a garantire maggiore elasticità e resistenza e a valorizzare il prodotto fresco nella confezione, sono anche più sottili e quindi a parità di metri hanno un peso notevolmente inferiore.

Grazie alla loro composizione, le pellicole in polietilene sono in linea con le normative UE in materia di contatto con gli alimenti e arrivano a ridurre l'impatto ambientale fino al 40%.

Etichette e materiali di consumo

Un aspetto da non trascurare sia per la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di CO2, sia per la comunicazione tra marchio e cliente è la fase di etichettatura.

Il materiale di scarto all'interno del riavvolgitore può causare problemi di inceppamento nelle macchine, quindi un rotolo autoadesivo senza supporto (la classica carta plastificata gialla, per intenderci) riduce la possibilità di malfunzionamento. La semplicità del cambio del rotolo, operazione che spesso avviene nel momento di maggiore affluenza davanti ai vari banchi del fresco, contribuisce a ridurre notevolmente i tempi di attesa.

Inoltre, uno strato in meno significa un volume molto minore dei rotoli dei materiali di consumo in magazzino e, ancora più importante, l’assenza totale di scarti.

Tutto il rotolo è impiegato per la stampa, a parità di dimensioni si può stampare un maggior numero di informazioni.

Un’altra caratteristica altamente efficiente delle etichette è la possibilità di ridimensionarsi a seconda della tipologia di prodotto.

Come funziona la tecnologia linerless?

Quando l’operatore posiziona l’alimento (in vaschetta o meno) nella confezionatrice per pesarlo, seleziona da monitor il codice corrispondente.

Il software interno della macchina confezionatrice riconosce le informazioni e crea un’etichetta apposita, priva di spazi bianchi e completa di tutti i dati. Con la tecnologia linerless, le dimensioni dell'etichetta vengono calcolate automaticamente in base al contenuto, riducendo al minimo i costi della stessa. Da un unico rotolo si possono ottenere etichette di formato multiplo, grazie alla taglierina automatica interna alla macchina.

Questo porta a una semplificazione nella gestione del materiale di consumo, senza rinunciare alla possibilità di ottenere etichette sempre perfette.

Anche il numero delle etichette da predisporre e applicare in fase di confezionamento può variare a seconda del prodotto selezionato.

Nella valutazione degli strumenti per il confezionamento in punto vendita, il tema della sostenibilità ambientale e produttiva ricopre un ruolo centrale. Non solo per la dovuta attenzione nei confronti della salute dei clienti finali, ma anche per il pianeta. Ecco allora che l’utilizzo di film elastico in polietilene, di imballaggi di diverse tipologie e di etichette ridimensionabili risulta più che consigliato per ottimizzare i processi interni. Se poi si ha a disposizione uno strumento integrato di pesatura, confezionamento ed etichettatura, anche i tempi richiesti per l’operazione permettono di dedicare una maggiore attenzione alla qualità del lavoro e all'assistenza ai clienti.


Gamba Bruno SpA è partner di DIGI Italia Srl, la divisione del Gruppo Digi/Teroka Seiko, con sede a Tokyo e attivo da oltre 80 anni.

Da sempre al fianco dei retailer alla ricerca di soluzioni efficienti, Gamba Bruno e DIGI rispondono alle diverse esigenze della grande distribuzione con un’ampia gamma di confezionatrici che consentono di ottimizzare gli spazi e i tempi operativi, migliorando l’efficienza logistica e riducendo gli sprechi.

Le pellicole Digiwrap sono prodotte senza l'uso di solventi e ftalati, hanno minore peso specifico e spessore rispetto agli standard e sono classificate Factor 1, con cessioni 4 volte inferiori rispetto ai termini di legge.

Le macchine DIGI, inoltre, sono le uniche in grado di confezionare con o senza vaschetta, grazie ai particolari a contatto con gli alimenti completamente sanificabili.

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Argomenti: Retail, gdo, confezionatrici