Offrire prodotti confezionati all'interno del punto vendita per molte insegne retail è un modo per rispondere alle esigenze di velocità e qualità dei consumatori di oggi. Per questa ragione, il modo in cui si esegue l’attività di packaging può fare la differenza sia nei tempi operativi che nell'esperienza d’acquisto.
L’obiettivo dell’articolo di oggi è confrontare le macchine per confezionamento prodotti alimentari, da diversi punti di vista:
- dimensioni
- integrazione delle funzioni
- vaschette, pellicole ed etichette
- gestione dei dati
GDO & macchine per confezionamento prodotti alimentari
Nella GDO, il confezionamento alimentare non ha solamente la funzione di proteggere i prodotti dall'ambiente esterno, ma anche quella di mostrarli al meglio per venderli e di renderli pratici da trasportare per i clienti.
Come abbiamo visto nella premessa dell’articolo, offrire al pubblico una proposta variegata di alimenti confezionati incontra un’esigenza diffusa: il tempo a disposizione per fare la spesa è sempre meno. Il rischio, infatti, quando le persone hanno fretta, è che preferiscano non acquistare alcuni prodotti per evitare di dovere attendere in fila al banco del reparto gastronomia, panetteria o pescheria.
La dimensione dei macchinari ha rappresentato per diversi anni un ostacolo insormontabile per alcuni punti vendita che non dispongono di ampi spazi nel retro, oggi però è decisamente un falso problema. Vediamo perché nel prossimo paragrafo.
Dimensioni delle macchine per confezionamento
Sia che si abbia a disposizione un’ampia metratura nel retro del punto vendita, sia che gli spazi siano ridotti, la scelta delle macchine per il confezionamento dei prodotti alimentari deve prevedere una valutazione della dimensione più adatta.
Tra i modelli più innovativi e compatti, troviamo l’esempio proposto dal Gruppo DIGI e presentato nel video, che non arriva a occupare 1 metro quadrato.
Inoltre, AW-5600FX non ha bisogno di prevedere spazi nelle vicinanze, perché tutte le operazioni possono essere eseguite frontalmente. Il risultato è prefetto, sia dal punto di vista del packaging che da quello della precisione in fase di pesatura ed etichettatura.
Integrazione delle funzioni
Il processo di packaging dei prodotti alimentari comprende la pesatura, il confezionamento e l’etichettatura.
Abbiamo visto nel paragrafo precedente e nel video che la scelta di un modello compatto non implica la rinuncia all'integrazione di una delle funzioni fondamentali. Ciò che può variare, a seconda dei modelli, è la velocità dell’operazione e il numero di etichette stampabili e che la macchina può apporre in modo automatico.
Tuttavia, le funzioni utili per le insegne della GDO non si limitano alla procedura di confezionamento: l’integrazione con il sistema gestionale consente di assicurare la correttezza dei prezzi e dell’attivazione delle promozioni, oltre a garantire un controllo sui prodotti pesati ed effettivamente pagati in cassa.
Vaschette, pellicole ed etichette
Il tema degli imballaggi alimentari e dei materiali di consumo assume un’importanza sempre maggiore, complice l’attenzione crescente nei confronti della sostenibilità ambientale.
In quest’ottica, è bene ricordare come la scelta di una macchina per il packaging capace di gestire con semplicità gli imballaggi anche senza vassoi o vaschette possa fare la differenza nella riduzione dell’impatto ambientale. Le parti che entrano in contatto con gli alimenti devono permettere le operazioni di sanificazione.
Anche le pellicole possono contribuire alla riduzione consistente dell’uso di plastica: se la macchina per il confezionamento prevede l’utilizzo di film privi di PVC, oltre a rispondere alle normative UE che regolano la cessione di materiale plastico sugli alimenti, si ha il vantaggio di rotoli più sottili e dall'ingombro ottimizzato anche in magazzino.
Le confezioni risultano ancora più brillanti, trasparenti e danno risalto alla qualità degli alimenti.
Per dare evidenza al contenuto, il posizionamento delle etichette non può essere lasciato al caso. Ecco allora che l’utilizzo di macchine per il confezionamento degli alimenti che gestiscano in modo efficiente la creazione, la stampa e l’apposizione delle etichette risulta, ancora una volta, strategico.
Quando l’etichetta è posizionabile anche nella parte inferiore della confezione, si lascia più libera la pellicola, mostrando i prodotti in tutta la loro freschezza.
Grazie alla tecnologia linerless, inoltre, il rotolo autoadesivo non necessita di alcun supporto, occupando molto meno spazio nel magazzino ed evitando la creazione di scarti o la possibilità di inceppamenti. Non è tutto, perché le etichette possono essere ridimensionate, a seconda della quantità di informazioni da includere per singolo codice prodotto.
Ed ecco il prossimo elemento da valutare nella scelta di soluzioni per il confezionamento, nell'ultimo paragrafo.
Gestione dei dati
Le macchine per packaging di nuova generazione dialogano con il software gestionale del punto vendita, garantendo una comunicazione centralizzata di prezzi, promozioni e informazioni da stampare sulle etichette.
L’aspetto dell’usabilità è fondamentale: la tecnologia più innovativa deve essere anche intuitiva per gli operatori, agevolando le attività e lasciando loro il tempo per assistere al meglio i clienti.
Gli elementi da valutare in quest’ottica sono: la presenza di display user friendly, la praticità delle operazioni di posizionamento dei prodotti, la semplicità con cui possono essere richiamati i codici o verificati i prezzi.
Gamba Bruno SpA, da sempre al fianco dei retailer alla ricerca di soluzioni efficienti, è partner di DIGI Italia Srl, la divisione del Gruppo Digi/Teroka Seiko, con sede a Tokyo e attivo da oltre 80 anni. L’offerta alla GDO comprende un’ampia gamma di confezionatrici per tutte le esigenze di spazio, ottimizzazione dei tempi, riduzione degli sprechi ed efficienza logistica.
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