Nell'articolo, ti proponiamo alcune considerazioni e consigli pratici per rendere più efficienti le operazioni di confezionamento interno al punto vendita.
Nel video, troverai un ulteriore legame tra il confezionamento alimentare e le esigenze di maggiore sicurezza dei consumatori nate con la pandemia da Covid-19.
Quelli che seguono sono gli aspetti a cui dedicare un’attenzione particolare e sui quali è incentrato questo articolo. Puoi cliccare l’argomento di tuo interesse per passare subito al paragrafo dedicato.
Gli imballaggi alimentari ricoprono un ruolo importante nelle strategie di vendita delle insegne retail e GDO, sia in termini di comunicazione ambientale (e ci occuperemo più avanti del tema della sostenibilità), sia per l’offerta vera e propria.
Il packaging deve comunicare il prodotto che quindi deve essere il più possibile visibile. Qui entrano in gioco le pellicole, le etichette e le vaschette.
Per il confezionamento alimentare nella GDO, le pellicole possono fare la differenza nel successo delle strategie di vendita.
Secondo il neuromarketing, infatti, la luminosità e la lucidità degli imballaggi sono in grado di stimolare gli acquisti, perché fanno leva sulle emozioni positive suscitate dal senso della vista.
Devono garantire elasticità e resistenza, evitare che si formi condensa all'interno, conferire brillantezza ed esaltare i cibi confezionati.
Anche le etichette possono essere protagoniste degli imballaggi alimentari nella GDO; tuttavia, per non rappresentare un ingombro eccessivo sulla confezione, dovrebbero essere progettate in modo efficiente.
Il loro obiettivo è comunicare con ordine e precisione le informazioni sui cibi confezionati. Poiché i dati variano a seconda del codice di prodotto corrispondente, possono essere più o meno lunghe.
Non vogliamo entrare troppo nel dettaglio delle informazioni da inserire sulle etichette, ma è importante specificare che non è necessario prevedere un unico formato standard che presenti poi degli spazi bianchi, in caso i dati siano pochi.
Si tratta dell'innovativa tecnologia linerless che adatta il formato delle etichette a seconda delle informazioni da comunicare per singolo codice prodotto e non prevede supporto al rotolo adesivo, eliminando la possibilità che questo causi un inceppamento e riducendo gli scarti.
Questa caratteristica trova i suoi vantaggi soprattutto quando, nel supermercato, le confezionatrici integrate vengono utilizzate per più reparti, per cui le informazioni da comunicare obbligatoriamente sono diverse.
Non c'è una regola fissa per tutte le insegne retail; a seconda delle esigenze, le macchine per il packaging possono prevedere il posizionamento di etichette sia nella parte superiore che in quella inferiore della confezione, per agevolarne il passaggio in cassa e allo stesso tempo mostrare al meglio il contenuto.
Affrontiamo l’argomento vaschette, dal punto di vista della strategia di vendita, solo per dire che le confezionatrici evolute permettono di utilizzare vassoi di diversi formati, per esaltare al meglio le caratteristiche del prodotto, ma anche di non utilizzarli.
L’unica condizione da valutare, in questo caso, è la possibilità di sanificare le parti della macchina a contatto con gli alimenti.
Qui troviamo il punto d’incontro tra strategie commerciali tout court e la comunicazione che tocca i temi della sostenibilità ambientale.
Avere l’opportunità di non utilizzare la vaschetta significa ridurre in modo considerevole gli imballaggi da smaltire dopo il consumo dei prodotti.
Soprattutto in questo momento storico, non prestare attenzione all'aspetto della sostenibilità rischia di compromettere la fiducia dei clienti nel marchio, per cui ogni iniziativa mirata alla riduzione dell’impatto ambientale ha un’efficacia anche in termini di fidelizzazione.
Oltre all'utilizzo ridotto di vassoi e vaschette, laddove possibile per il prodotto da confezionare, e all'eliminazione del materiale di scarto delle etichette linerless di cui abbiamo parlato in precedenza, le pellicole sono un elemento da valutare con estrema attenzione.
La pellicola Digiwrap© di DIGI, ad esempio, è il film PE proposto da Gamba Bruno. Si tratta di una pellicola in polietilene, priva di PVC, priva di ftalati e classificata Factor 1.
Inoltre, rispetta le normative UE in materia di contatto con gli alimenti ed è in grado di offrire maggiore elasticità e resistenza, valorizzando il contenuto delle confezioni.
Rispetto ai film in PVC, i film di nuova generazione sono più sottili: a parità di metratura, i rotoli hanno un peso inferiore e ottimizzano l’ingombro in magazzino.
Un vantaggio non da poco per i supermercati di piccole dimensioni che hanno necessità di dedicare più spazio possibile all'esposizione dei prodotti e di agevolare la spesa dei propri clienti.
A seguire, troverai alcuni video che presentano le innovative soluzioni dell'ampia gamma proposta da Gamba Bruno e DIGI.
AW-5600AT – la confezionatrice integrata "tutto in uno":
AW-5600FX - la confezionatrice compatta e flessibile:
AW-5600FX - un esempio di installazione in un supermercato negli USA:
AW-5600FX - una descrizione dettagliata delle opportunità di ottimizzazione dei costi operativi e di incremento dei profitti:
Il concetto dell'etichettatura linerless, per una maggiore sostenibilità:
Da sempre al fianco dei retailer alla ricerca di soluzioni efficienti, Gamba Bruno e il suo partner, DIGI Italia, rispondono alle esigenze della GDO con un’ampia gamma di confezionatrici che consentono di ottimizzare gli spazi e i tempi operativi, migliorando l’efficienza logistica e riducendo gli sprechi.
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