In progetto per il colosso americano c’è l’apertura di punti vendita fisici, finalizzata a creare una nuova esperienza di retail che intreccerà ancora di più mondo virtuale e reale. Approfittiamo di questa notizia per approfondire i trend del fashion retail per i mesi a venire.
Nell'attuale fase del mercato, chi non vuole affrontare il cambiamento o non sa come sfruttare le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali è destinato a restare pericolosamente indietro.
Questo fenomeno è particolarmente visibile nel settore della moda. A fronte della chiusura di alcune catene di negozi, infatti, altri marchi hanno moltiplicato i punti vendita, grazie all'integrazione tra esperienza digitale e fisica offerta al cliente.
Ne è un esempio il brand spagnolo Zara che a Londra ha inaugurato un innovativo pop-up store: un negozio in cui gli abiti non possono essere provati, ma solo visti in esposizione e ritirati dopo l’acquisto. Altra possibilità offerta da questo marchio per integrare la dimensione digitale e reale è il click and collect: i capi sono ordinati online e poi ritirati in negozio, all'interno di un’area dedicata.
Ancora più evoluta pare la proposta, al momento in fase di test, degli Amazon Go: una serie di punti vendita in cui prelevare direttamente dagli scaffali i prodotti che si desiderano, pagandoli in un momento successivo tramite la carta di credito registrata sul proprio account di Amazon.
Poiché le persone sono sempre più avvezze a passare dal mondo digitale a quello fisico nel percorso d’acquisto, le aziende devono integrare gli strumenti tradizionali e quelli digitali in una strategia omnichannel.
I negozi fisici non sono quindi destinati a sparire, anzi rivestiranno un nuovo ruolo centrale all'interno di un percorso di scoperta, scelta e acquisto dei prodotti, tutto incentrato sul cliente. L’esperienza nel punto vendita dovrà valorizzare le caratteristiche della merce, offrendo la possibilità di sperimentarla in vari modi, anche grazie a nuove tecnologie come la realtà aumentata. I clienti potranno ricevere consigli personalizzati, provare virtualmente i capi e ricevere consigli sugli abbinamenti tra più articoli. I brand che trarranno profitto dalla trasformazione digitale sapranno creare sempre nuove motivazioni per tornare sul punto vendita, organizzando eventi, offrendo esperienze coinvolgenti e in continua evoluzione.
Nel nostro Paese il valore delle transazioni legate all’eCommerce è superiore ai 35 miliardi di Euro. La crescita degli ultimi anni è dovuta anche all’aumento della digitalizzazione: il 90% degli italiani tra gli 11 e i 74 anni ha a disposizione una connessione fissa o mobile.
La crescita dell'eCommerce riguarda anche le esportazioni. I prodotti Made in Italy più apprezzati all'estero sono quelli appartenenti al settore alimentare e al fashion, alla gioielleria e all'orologeria che negli ultimi anni ha registrato un aumento esponenziale. L’orologio è un segno distintivo sempre più ricercato e i marchi del Made in Italy sono particolarmente ricercati e apprezzati in tutto il mondo.
Tra tutti i Paesi nel mondo, è la Cina a guadagnare il primato delle transazioni eCommerce, seguita dagli Stati Uniti che, secondo le previsioni, cresceranno ancora in questo ambito.
Nei Paesi europei 7 persone su 10 acquistano online, registrando un incremento del 14% nel 2017. La crescita è stata più rapida per quanto riguarda Olanda e Italia, mentre i Paesi protagonisti del commercio digitale restano Regno Unito, Germania e Francia, generando il 70% del fatturato totale. Le categorie merceologiche più importanti sono il fashion, che ha prodotto 90 miliardi di Euro di giro d’affari nel 2018, l’elettronica, hobby e fai da te, il food e il personal care. In particolare, il food ha registrato una rapida crescita nell'ultimo periodo: gli acquirenti di alimenti e bevande che provano l’ordinazione online facilmente si trasformano in clienti abituali.
La possibilità offerta dagli eCommerce di personalizzare forme, dettagli e colori di un capo è sempre più apprezzata dai clienti che possono così garantirsi un prodotto unico. Non a caso, una delle principali leve d’acquisto per i portali legati al fashion è proprio l’opportunità di realizzare capi su misura: per un italiano su tre rappresenta la principale motivazione per comprare online anziché in negozio.
I brand, grazie ai servizi di customizzazione, si conquistano l’opportunità di stabilire un contatto più diretto con il cliente, acquisendo informazioni sul suo conto e rispondendo in modo personalizzato alle sue aspettative.
La compresenza del commercio digitale e fisico sembra quindi un connubio vincente per i brand, a patto che si comprendano le esigenze dei consumatori attuali e si creino nuovi equilibri. Servizi innovativi, come il click and collect, permettono di integrare l’esperienza online con quella tradizionale sul punto vendita: è in quest’area di intersezione che le aziende devono investire, per soddisfare i clienti e crescere sul mercato.
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