Le nuove norme per l’invio dei corrispettivi elettronici nel retail

Pubblicato da Antonella Ratti | aggiornato il 6 maggio 2019
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🕓 Tempo di lettura: 5 minuti

corrispettivi elettronici Il Decreto Legislativo n. 127 del 5/08/2015 ha definito la nuova normativa per adempiere alla trasmissione dei corrispettivi delle operazioni IVA. A fare chiarezza in merito alle nuove disposizioni in materia di corrispettivi elettronici è intervenuta in seguito anche l’Agenzia delle Entrate, definendo le specifiche tecniche degli strumenti utilizzabili e gli ambiti di applicazione.

Nell’articolo di oggi approfondiamo l’argomento, nello specifico spiegando:

  • Cos’è l’invio telematico dei corrispettivi
  • Cosa prevedono le novità introdotte dal Decreto Legislativo 127/2015

Come migliorare il processo di trasmissione dei corrispettivi elettronici

Il Decreto Legislativo n. 127 del 5 agosto del 2015 nasce in risposta alla necessità di chiarire e semplificare il processo di invio telematico delle operazioni contabili dei contribuenti; in esame rientrano i singoli punti vendita che devono adeguarsi alle novità in merito al meccanismo di verifica delle transazioni effettuate al fine di migliorare e potenziare i sistemi di tracciabilità delle trasmissioni.

Nell’articolo di oggi analizzeremo nel dettaglio le condizioni previste dalla normativa e la sua evoluzione con uno sguardo alle disposizioni della legge n. 248 del 4/08/2006 che ne getta le basi.

Invio telematico dei corrispettivi: cos'è

Con l’invio telematico dei corrispettivi elettronici si vuole adempiere alla procedura di trasmissione di tutte le operazioni considerate rilevanti ai fini della determinazione IVA.

Attraverso la Legge n. 248 del 4 agosto 2006, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito l’ambito di applicazione della trasmissione telematica dei corrispettivi definendo la validità di un doppio regime che prevede:

  • L’invio tramite stampante fiscale, il cui scopo è la registrazione di tutte le transazioni. Per operare è soggetta a verificazione e manutenzione periodica da laboratori e tecnici abilitati e certificati secondo quanto previsto dalla norma ISO 9001:2000. Questa soluzione prevede un numero massimo di chiusure fiscali registrabili.
  • La trasmissione tramite regime di defiscalizzazione, introdotto nel 2008. Questo non prevede l’obbligo di utilizzo delle stampanti fiscali, ma di un software, anche sviluppato internamente dai retailer, in grado di inviare le operazioni corrispondenti alla contabilità registrata, inizialmente con cadenza mensile e in un secondo momento settimanale.

Cosa è cambiato negli ultimi anni? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

 

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Cosa prevede il Decreto Legge 127/2015

A partire dall'introduzione del regime di defiscalizzazione nel 2008, la normativa si è rimodellata avviando delle misure volte a incentivare una trasmissione chiara e trasparente dei corrispettivi che semplifica la verifica di un riscontro tra la documentazione in materia IVA e le transazioni effettuate. Prende forma, quindi, il Decreto Legislativo n. 127 del 2015, applicato a tutti i regimi di defiscalizzazione con scadenza dell’adozione prorogata dal 31/12/2016, successivamente al 31/12/2017 e in via definitiva al 31/12/2018.

A partire da questa data, quali sono gli obblighi a cui si dovranno conformare i punti vendita?

I retailer che operano in regime di defiscalizzazione avranno il dovere di modificare la procedura di trasmissione dei corrispettivi elettronici all'Agenzia delle Entrate, seguendo un iter specifico.

  • Coloro che possiedono meno di 3 stampanti fiscali per punto vendita sono tenuti ad introdurre un registratore di cassa telematico dotato di sistema middleware, in grado di comunicare i dati direttamente all'Agenzia delle Entrate. Questi strumenti consentono di procedere direttamente all'invio dell’incasso giornaliero agli uffici preposti dell’Agenzia, tramite una procedura online già assoggettata ai parametri della nuova legge fiscale. Chi adotta tale soluzione deve poter garantire un’infrastruttura che supporti una connettività di rete veloce e funzionante.
  • Per coloro che possiedono 3 o più stampanti fiscali per punto vendita, la normativa prevede l’installazione di un server RT, in altre parole un concentratore che raccoglie i dati provenienti dalle stampanti fiscali e li trasmette, conformandosi alle procedure, all’Agenzia delle Entrate. In che modo? Questo supporto raccoglie i corrispettivi riferiti ad un determinato periodo, sigilla i file e procede con l’invio all’Agenzia.

Come garantire che i processi adottati siano a norma? Il Decreto Lgs. 127/2015 dispone che la verifica delle procedure sia affidata a una società di revisione, incaricata di analizzare e certificare la validità dei sistemi di contabilizzazione. 

corrispettivi elettronici

Al fine di adeguarsi alla normativa sull'invio dei corrispettivi elettronici, occorre informarsi per tempo e avere, in questo modo, la possibilità di adempiere ai nuovi obblighi ancor prima dell’ultima scadenza introdotta dalla disciplina.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul suo sito una documentazione fitta e dettagliata per tutto ciò che riguarda le nuove procedure regolamentate dal Decreto Legislativo n. 127 del 5/08/2015, nonché il funzionamento dei registratori di cassa telematici e dei server RT.

Inoltre, occorre procedere con una valutazione mirata dei produttori attivi sul mercato in grado di sviluppare e offrire la soluzione più idonea per i punti vendita affinché questi si adeguino per tempo alla nuova disciplina.


Come adottare il sistema più adatto per i punti vendita? Tra le caratteristiche più importanti offerte dai produttori, alcune non possono passare in alcun modo in secondo piano. Per non compromettere il futuro controllo e la stessa semplificazione delle operazioni, anzitutto, occorre affidarsi ad un partner competente, in grado di analizzare la conformazione e le necessità dei singoli negozi, valutare la soluzione ottimale e assicurare una gestione degli adempimenti fiscali in regola con la disciplina in oggetto.

Gamba Bruno mette a tua disposizione le competenze acquisite in oltre 60 anni di esperienza sul campo per suggerirti l’approccio più adatto e aiutarti ad adeguare i punti vendita alla nuova normativa fiscale che entrerà in vigore il 1° gennaio 2019. Non aspettare! Contattaci ora per una consulenza gratuita cliccando qui sotto.

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Argomenti: Fashion, D. Lgs. 127-2015, invio telematico corrispettivi

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