Cresce richiesta di imballaggi alimentari nella GDO: come rispondere

Pubblicato da Roberto Madaschi | aggiornato il 9 giugno 2020
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imballaggi alimentariSecondo le analisi di Nielsen Connect, in Italia, dalla seconda metà di febbraio 2020 in poi, abbiamo assistito a una crescita generalizzata delle vendite della Grande Distribuzione Organizzata rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Se la tendenza positiva riguarda in linea di principio tutte le tipologie di canale distributivo (super e ipermercati e discount), vale la pena analizzare i prodotti più venduti e la tendenza agli acquisti online, per provare a comprendere i motivi della crescente necessità di rendere efficiente la gestione degli imballaggi alimentari. Continua a leggere questo articolo per saperne di più!

Perché cresce il bisogno di imballaggi alimentari

Prendendo in considerazione l’analisi Nielsen sul totale dei punti vendita fisici (ipermercati, supermercati, discount, specialisti drug e liberi servizi) e piattaforme eCommerce, le vendite nelle prime otto settimane del 2020 confrontate con il medesimo periodo dell’anno precedente sono aumentate.

Analizziamole per macrocategorie merceologiche.

Drogheria alimentare a lunga conservazione (aumento causato anche dall’effetto “scorta” dovuto alle ipotesi di chiusura totale dei punti vendita, mai verificatasi):

  • +33% riso
  • +29% conserve animali
  • +25% pasta
  • +22% derivati del pomodoro
  • +19% sughi e salse

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Prodotti per la cura persona (la prevenzione, l’igiene personale e la salute sono state al centro dell’attenzione di tutti i consumatori, anche a valle delle indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità):

  • +112% reparto parafarmacia
  • +15% igiene della persona

Prodotti “vitaminici” (acquisti derivati dalla necessità di rafforzare le difese immunitarie ed essere quindi meno esposti al contagio):

  • +17,1% integratori alimentari
  • +10,1% frutta fresca e/o pronta al consumo

È proprio in questo aumento delle vendite registrato nei reparti ortofrutticoli, unito all’esigenza di garantire il rispetto delle norme previste per il contenimento del contagio, che va ricercata la crescita di offrire alla clientela prodotti freschi già pesati, confezionati ed etichettati.

imballaggi alimentariGli imballaggi alimentari risolvono diverse situazioni problematiche allo stesso tempo.

Innanzitutto, riducono la formazione di assembramenti nel reparto ortofrutta – il cliente deve solo scegliere il suo prodotto e riporlo nel carrello, senza necessità di tastare la frutta o la verdura per selezionarla, insacchettarla e pesarla. La necessità di indossare i guanti già all’ingresso del punto vendita, infatti, non agevola l’insacchettamento e l’etichettatura, rallentando notevolmente le operazioni. Facilitando l’acquisto, si velocizzano le spese e possono fare il loro ingresso più persone, incrementando i volumi.

Poiché un’altra conseguenza diretta della pandemia da COVID-19 è stata l’impennata delle richieste degli acquisti online – con servizi di click and collect e consegna della spesa a casa, effettuata direttamente dalle insegne GDO o dagli aggregatori, come Glovo – la preparazione dei prodotti alimentari già confezionati ha il vantaggio di snellire anche questo tipo di operazioni, sia che vengano effettuate dallo staff interno, sia che venga incaricato un fattorino o un volontario.

Per quanto concerne gli acquisti tramite eCommerce, si è registrato un incremento di quasi il 57% nella sola ottava settimana del 2020, rispetto alla stessa settimana del 2019: venti punti percentuali in più rispetto alle settimane immediatamente precedenti (fonte: Nielsen eCommerce tracking, vendite online Week 8 2020 vs. Week 8 2019).

Secondo questo articolo pubblicato da Forbes, il 75% di chi ha effettuato acquisti online nel mese di marzo 2020 non lo aveva mai fatto prima.

Se si pensa a quanto poco fosse prevedibile una situazione del genere anche solo a gennaio del 2020, non sempre ci sono stati gli strumenti per gestire le richieste alla perfezione. È piuttosto naturale che non tutte le insegne fossero preparate a una tale richiesta; tuttavia, le soluzioni messe in pratica sono state diverse e sono risultate efficaci, soprattutto quando già collaudate o facilmente integrabili ai sistemi in uso.

La scarsa disponibilità dei servizi di consegna a domicilio, ad esempio, ha trovato nel click and collect un’alternativa più che valida e apprezzata dai consumatori.

I punti vendita dotati di strumenti integrati per il confezionamento e la pesatura, hanno avuto l'opportunità di offrire altri servizi aggiuntivi, in modo piuttosto rapido. Un esempio? La soluzione elimina-code - di cui abbiamo parlato in questo articolo – consente alle persone in coda all'ingresso (o al banco, in situazioni di "normalità") di effettuare un ordine di prodotti, attivando un alert che viene ricevuto dagli operatori sulla bilancia. Il prodotto scelto viene preparato, pesato, confezionato, ed etichettato, esaudendo velocemente la richiesta del cliente che, nel frattempo, è entrato nel supermercato (o ha raggiunto il banco per il proprio turno).


Gamba Bruno SpA è partner di DIGI Italia S.r.l., la divisione del Gruppo DIGI/Teroka Seiko, attivo da oltre 80 anni, che propone soluzioni integrate per la pesatura, il confezionamento e l'etichettatura, oltre a strumenti innovativi come il totem elimina-code DIGIpoint.

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Argomenti: Retail, aumentare le vendite, gdo, confezionatrici