Digitalizzazione del retail: un focus sulle ricerche vocali

Pubblicato da Antonella Ratti | aggiornato il 5 novembre 2019
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🕓 Tempo di lettura: 7 minuti

digitalizzazione del retailAcquisti online, tool interattivi e applicazioni stanno rivoluzionando l’approccio dei consumatori al mercato, nulla di più vero e reale oggigiorno. In questa circostanza, in cui i canali online emergono e si adattano perfettamente alle esigenze di clienti nativi digitali, la digitalizzazione del retail è l'unica risposta per il punto vendita fisico.

Integrazione ed experience a 360 gradi sono le parole d’ordine che rivoluzionano l’intero processo di acquisto; tra gli strumenti pionieri dell’intelligenza artificiale si distinguono le ricerche vocali. Approfondiamo il tema nell'articolo di oggi.


Come integrare la digitalizzazione del retail?

Aziende e brand hanno compreso l’importanza di includere la tecnologia all'interno della propria proposta esperienziale e commerciale, arricchendo di fatto l’intero processo di acquisto, dalle prime fasi conoscitive alla finalizzazione della relazione.

Intelligenza artificiale e tool interattivi sono elementi perfettamente integrati nella vita quotidiana di ognuno di noi.

Le ricerche vocali rappresentano uno dei più recenti meccanismi introdotti dai sistemi interattivi, destinato ad attirare l’attenzione e la curiosità dei consumatori digitali. Nell'articolo di oggi ci occuperemo di approfondire:

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I punti vendita sono ancora il cuore pulsante della strategia dei brand. Offrono l’occasione di confrontarsi direttamente con lo staff vendita, toccare con mano e provare più capi e prodotti, ottimizzando le proprie scelte d’acquisto.

Allo stesso modo, i canali online, le piattaforme eCommerce e le applicazioni hanno rivoluzionato l’approccio agli acquisti, rendendoli rapidi ed immediati, grazie alla consultazione di dati e informazioni in tempo reale, nonché alla semplicità dei processi di consegna, prova e reso.

Qual è il ruolo della tecnologia vocale nel processo di rinnovamento degli store e come si allinea alle esigenze della clientela? Lo vediamo nelle prossime righe che approfondiscono in primo luogo la nascita di questo strumento totalmente rivoluzionario.

Lo sviluppo del voice assistant

Tecnologia vocale, voice assistant e, ancora, assistenza virtuale sono solo alcuni dei sinonimi che identificano lo strumento che stiamo per analizzare, il cui significato può essere tuttora poco chiaro.

Tool come Siri, Assistente Google, Alexa e Cortana, oltre a darci un’idea concreta di cosa significhi sistema virtuale integrato, ci illustrano l’evoluzione tecnologica, arrivata al punto di sviluppare meccanismi che riproducono azioni e comportamenti umani.

Il successo di questi strumenti è dato dall'interazione e dal coinvolgimento con gli utenti che hanno la reale percezione che le attività quotidiane siano semplificate e facilitate.

Se pensiamo, ad esempio, all'impatto che l’intelligenza artificiale ha avuto sulla progettazione di nuovi elementi nati per arricchire l’esperienza di acquisto offline e online, abbiamo un riscontro immediato della portata di queste novità sul retail.

Il voice assistant offre un supporto a 360 gradi su più fronti, dalla ricerca di informazioni, all'organizzazione e alla gestione del tempo libero, senza sostituirsi del tutto all'attività umana, ancora necessaria per coordinare e guidare questo cambiamento.

Adattarsi a questo scenario dinamico è inevitabile, ma per farlo occorre analizzare attentamente cosa ricercano i consumatori e, soprattutto, come allineare i sistemi informatici automatizzati all'interno della strategia, per certi versi ancora tradizionale, del retail.

Le nuove necessità dei consumatori

La domanda che sorge spontanea è: perché il pubblico è così fortemente attratto da novità di questo tipo? E cosa spinge gli utenti a sperimentare questi strumenti interattivi?

La risposta è semplice: le persone vogliono un riscontro immediato. A spingere i consumatori verso processi semplificati, chiari e rapidi è la percezione del tempo, considerato sempre più limitato e soggetto a continue pressioni.

A fare la differenza è, soprattutto, la volontà di dedicare il proprio tempo libero ad attività di valore che, da un lato, incrementino la qualità della vita e, dall'altro, permettano di vivere esperienze nuove. È chiaro, quindi, come la proposta di strumenti interattivi che supportino più situazioni, dalla ricerca di un indirizzo, alla verifica della disponibilità di un prodotto, fino all'assistenza in tempo reale, rispondano perfettamente a queste esigenze.

Tutto ciò permette di gestire con estrema facilità molte attività che, una volta semplificate, permettono di ottimizzare le risorse a disposizione, valorizzando le condizioni e la realtà in cui viviamo. Tempismo, rapidità, chiarezza e trasparenza sembrano essere gli elementi determinanti per offrire un’esperienza  d’acquisto unica, ma è tutto qua?

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L’evoluzione non riguarda unicamente l’approccio del consumatore agli acquisti, dettato da esigenze personali e dalla volontà di godere del maggior e miglior tempo possibile. A cambiare, negli anni, è stata anche la modalità con cui si ricercano informazioni e si naviga online.

Gli strumenti di voice assistant sono dei veri e propri assistenti personali disponibili 24 ore su 24, quando ritenuto necessario e quando richiesto. Questo dettaglio fa la differenza quando si pensa all'integrazione dei sistemi all'interno della strategia di digitalizzazione del retail. Vediamolo meglio di cosa si tratta, nel prossimo paragrafo.

L’integrazione dei tool all'interno della strategia retail

Quanto detto fino ad ora ci permette di avere un quadro più completo della strategia che i retailer dovrebbero adottare, alla luce delle novità digitali e dell’evoluzione tecnologica.

I primi elementi da considerare sono l’aspetto comunicativo e la strategia aziendale da implementare. Occorre considerare che quest’ultimi devono adattarsi ai trend in sviluppo e non trascurare dettagli importanti che potrebbero essere premiati proprio da queste tendenze.

digitalizzazione del retail

La pianificazione marketing, il messaggio aziendale e i valori di branding devono essere riadattati e progettati in funzione dei nuovi strumenti a disposizione; è importante, quindi, che il linguaggio adottato corrisponda perfettamente all'approccio del cliente.

Le ricerche vocali sono immediate, non si focalizzano tanto sulle parole chiave, quanto su frasi complete e colloquiali che rispecchiano le normali conversazioni tra umani.

Ad una domanda occorre una risposta che si allinei il più possibile a quanto richiesto. Ecco allora che i canali online devono ripensare, prima di tutto, pagine, contenuti e condivisioni e progettare messaggi conversazionali che ripropongano lo stile domanda-risposta e facilitino non solo la ricerca dei tool ma lo stesso operato dei retailer.

Questi ultimi, infatti, una volta veicolate le ricerche, fidelizzano i contatti raggiunti attraverso campagne pubblicitarie mirate e personalizzate.

La nascita di punti vendita interattivi e rivoluzionari

Eccoci giunti al fulcro della digitalizzazione del retail, la ragione principale per cui integrare sistemi innovativi, tra cui le ricerche vocali.

La nascita di punti vendita interattivi rappresenta un obiettivo ambizioso, raggiunto attraverso l’allocazione dei giusti investimenti, la ricerca di risorse e creatività, ma soprattutto, lo studio delle abitudini dei consumatori, necessario per assicurare al business crescita, successo e incremento del venduto. 

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Tutto ciò permette, giorno dopo giorno, di offrire spazi completamente digitalizzati, tecnologici e innovativi, all'interno dei quali il consumatore trova una fonte di ispirazione. In questo modo è possibile dare una risposta a un desiderio in tempo reale e trovare una soluzione immediata a una particolare ricerca, senza perdere di vista il motivo per cui i punti vendita risultano tutt'oggi il cuore pulsante delle attività commerciali: lo staff.

Ed è questo un ulteriore elemento che merita un focus particolare: i software gestionali, la realtà virtuale e aumentata, le applicazioni e piattaforme non intendono sostituire l’operato degli addetti vendita. Anzi, le figure di staff risultano fondamentali per dare un volto al brand, assicurando una comunicazione regolare e costante con il pubblico. La tecnologia, piuttosto, vuole offrire un supporto interattivo che valorizzi le scelte di acquisto, alimentando l’interesse e la curiosità e differenziando il marchio per la qualità dei processi di acquisto. Tutto ciò ha lo scopo di rafforzare l’idea che lo unified commerce rappresenti la soluzione ricercata dai retailer che vogliono mantenere al centro dell’attenzione il proprio cliente.

Attraverso un coinvolgimento attivo e costante del pubblico, l’esperienza acquista un significato unico e permette di apprezzare appieno i prodotti e i servizi offerti che assumono un valore più ampio del semplice “bene”.

Infine, ciò che emerge dall'introduzione di sistemi pratici, come le ricerche vocali, all'interno della strategia brand, è la volontà di costruire rapporti solidi, basati sulla fiducia e sull'ascolto. Una pianificazione di attività che risponde perfettamente alle necessità individuate, utilizzando il medesimo approccio e linguaggio della clientela, è particolarmente apprezzata perché gratifica il pubblico e le sue scelte.

L’articolo di oggi si è focalizzato su un elemento introdotto dalla digitalizzazione del retail: le ricerche vocali.

Come abbiamo visto, questo strumento si è distinto per la celerità e semplicità del suo utilizzo, offrendo ai clienti un supporto di ricerca ulteriore e ai retailer, un tool da analizzare per attrarre clienti fedeli.


Il ruolo dei voice assistant è fornire un riscontro immediato ed in tempo reale in merito a qualunque materia, da una semplice ricerca, ad un’organizzazione più articolata e complessa. È particolarmente apprezzato perché, oltre a garantire il medesimo riscontro che si otterrebbe da una ricerca online, è possibile richiederne il supporto in qualunque momento. Di fatto, risultano essere veri e propri assistenti personali.

In che modo i retailer possono utilizzare questi strumenti a proprio favore? Prendendo atto della loro crescita, anzitutto. L’intera pianificazione strategica deve adattarsi ai nuovi processi comunicativi che prediligono informazioni reperibili e in un linguaggio conversazionale.

Una volta veicolato il traffico, i punti vendita devono adattarsi, offrendo un supporto funzionale, chiaro, efficace e soprattutto unificato.

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Argomenti: Fashion, unified commerce, digitalizzazione punto vendita

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